Hai mai scrollato instagram o TikTok e trovato quei fantastici reel che ti mostrano in pochi secondi dei posti meravigliosi che ti fanno venire voglia di fare immediatamente le valigie e partire? Soldi e lavoro a parte, si intende!
Se la risposta è si, sei caduto nella rete dello storytelling per il turismo!
Che cos’è lo storytelling e come si applica al turismo
“Storytelling: affabulazione, arte di scrivere o raccontare storie catturando l’attenzione e l’interesse del pubblico” – Treccani
Lo storytelling sta ai marketer come la bacchetta sta a Harry Potter: inseparabili. Si tratta dell’arte di narrare e il suo scopo è quello di comunicare messaggi, idee o concetti attraverso la narrazione di storie che coinvolgono il pubblico emotivamente.
È una potentissima forma di comunicazione che viene utilizzata nel marketing e ha il potenziale di ispirare, educare, informare intrattenere e, in alcuni casi, anche cambiare il comportamento delle persone.
Viene utilizzato in moltissimi contesti e il turismo è uno di questi.
Pensa ad esempio a quando qualcuno ti racconta del viaggio che ha appena fatto e dei posti incredibili che ha visto: non ti viene voglia di essere lì, di sentire l’aria fresca, affondare i piedi nella sabbia tiepida o di visitare quel tempio di cui hai tanto sentito parlare? Ecco, questo è l’effetto magico dello storytelling nel turismo!
Chi lavora nel marketing lo sa: i viaggiatori non vogliono più una lista di cose da vedere ma vogliono essere coinvolti e sentirsi parte di qualcosa di autentico e significativo. Il viaggio ormai non è più la vacanza al mare per rilassarsi ma è un modo di fare esperienze (si, proprio quelle che piacciono tanto ai millennials).
Le applicazioni dello storytelling nel turismo
Che tu stia leggendo questo articolo da pc o da cellulare, è evidente una cosa: ormai facciamo tutto tramite dispositivi digitali.
Video su instagram e TikTok che ti mostrano panorami spettacolari, podcast che ti raccontano storie locali, blog che ti svelano segreti nascosti: tutto questo fa parte del digital storytelling.
Lo storytelling turistico trova la sua maggiore applicazione nel raccontare una destinazione. Piuttosto che limitarsi a dire “vieni a visitare la nostra città”, il digital storytelling vuole raccontare la storia, la cultura e le tradizioni di un posto.
Tutti i luoghi hanno una storia da raccontare: che si tratti di un borgo medievale o della maestosità di un parco nazionale, ogni viaggio ha qualcosa di unico.
Ma non sono solo le destinazioni a beneficiare di questo tipo di narrazione. Anche hotel e attrazioni turistiche utilizzano lo storytelling attraverso l’hotel storytelling e l’attractions storytelling. L’utilizzo di determinati stili di design, ambientazione, interazioni con il personale, sono alcuni degli strumenti che permettono a strutture ricettive e attrazioni di rendere l’esperienza del consumatore più interattiva e coinvolgente.
Qualche esempio di Storytelling applicato
Pensiamo ad esempio alla Van Gogh experience. Ti è mai capitato di sognare di entrare all’interno di un dipinto? Negli ultimi anni diversi musei hanno ospitato una mostra su Van Gogh dove gli spettatori si trovano immersi tra le opere dell’artista tramite un gioco di luci, suoni e proiezioni. Guardare un quadro non vuol dire più stare in piedi davanti ad una cornice ma è immergersi all’interno del dipinto stesso mentre si viene accompagnati alla scoperta del pittore e della sua storia.
Un altro esempio di utilizzo efficace dello storytelling applicato al turismo è la Nuova Zelanda. Milioni di persone sono fan de “Il Signore degli Anelli” e molti di loro hanno preso un aereo e sono volati a visitare la Terra di Mezzo. Infatti, nel 2009 nel Paese, in occasione delle riprese de “Lo Hobbit”, vennero costruite 44 case di Hobbit, realizzate in legno e pietra con l’obiettivo di durare nel tempo: venne così creata Hobbiton che ad oggi è una delle attrazioni più amate della Nuova Zelanda e dove i visitatori possono immergersi in attività uniche al mondo.
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